giovedì 30 dicembre 2010

Salmone marinato con melone d'inverno


Bene bene... ultima ricettina dell'anno! Volato letteralmente via, insieme a tante cose belle che mi ha regalato... nuovi amici (Voi), nuove emozioni, nuovi impegni e stimoli, soprattutto grazie a questa stupenda avventura da blogger...
E cosa potevo preparare di più rappresentativo del mio entusiasmo, dal gusto fresco e cremoso, immancabile durante le feste, come dell'ottimo salmone marinato? Vero è che per me che adoro il salmone e lo porto in tavola spessissimo durante l'anno, non è una grande novità. Però c'è di nuovo che la marinatura è faidate e l'abbinamento con il melone d'inverno è frutto del desiderio di sperimentare...
Molto pratico come antipastino da preparare per tempo e presentare all'ultimo minuto sbizzarrendosi con la fantasia! (Trovo che nel bicchiere da champagne acquisti un fascino particolare, che dite?).
Auguro a tutti Voi un 2011 fantastico, ricco di fortuna e serenità... per quanto mi riguarda sono già sulla buona strada dal momento che il mio pancino sta iniziando a crescere sempre più... e questa volta la buona cucina non c'entra nulla!!!!
Auguri Auguri Auguri!


SALMONE MARINATO CON MELONE D'INVERNO

INGREDIENTI per 6 persone:
  • 500 gr. di filetto di salmone
  • 400 gr. di sale fino
  • 400 gr. di zucchero semolato
  • 300 gr. di melone d'inverno
  • 1 cucchiaio di pepe rosa in grani
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio
  • 1 cucchiaio di aneto fresco
  • 1 limone
  • 1 arancia
PREPARAZIONE:
Eliminate le spine dal filetto di salmone, asciugatelo bene e tenetelo da parte (non togliete la pelle). Amalgamate in un recipiente il sale, lo zucchero, il pepe rosa, i semi di finocchio, l'aneto e la scorza del limone e dell'arancia prelevata con un pelapatate. In una pirofila fate uno strato di circa un centimetro con la marinata, adagiatevi dalla parte della pelle il filetto di salmone e copritelo con il resto della marinata. Chiudete la pirofila con la pellicola e riponetela in frigorifero per 24 ore.
Dopodiché prendete il filetto di salmone, sciacquatelo sotto l'acqua corrente e asciugatelo bene.
Private il melone della buccia, togliete i semi e affettatelo sottilmente (anche con un pelapatate). 
A questo punto, tagliate il salmone a cubetti e riempire delle coppe di vetro, coprite con le fettine di melone e decorate a piacere con grani di pepe rosa e rametti di aneto.

giovedì 23 dicembre 2010

Crème brulée di Panettone


L'antivigilia di Natale. Tutti pronti? Domani i fornelli di mezzo mondo saranno più roventi del solito e ci si scatenerà in cucina con ogni tipo di prelibatezza per portare in tavola tutti i sapori che riconosciamo essere quelli della notte di Natale, la più speciale dell'anno, almeno per quanto mi riguarda. A casa mia, la cena della Vigilia è sempre stata considerata un momento magico, per stare insieme, riunire tutta la famiglia, i parenti lontani, gli amici più cari e condividere un buon pasto (chiaramente opulento!!!)... certo le tradizioni sono dure a morire!!! E meno male... per me è una grande gioia pensare al menù del cenone già dai primi giorni di dicembre, confesso di cercare sempre di essere più originale dell'anno precedente, ma poi alla fine "ricado" nel preparare i soliti piatti preferiti di famiglia, quelli che so faranno la felicità di mio papà, di mia mamma, di mio fratello, del mio Amore... E' così, a Natale in casa mia solo i sapori della tradizione!
Questa volta però c'è una novità... dolcissima: al posto della fetta di panettone, o del panettone farcito abbiamo pensato di stupirVi!!! O almeno ce lo auguriamo. Ricordate il famigerato cannello? Ecco non abbiamo saputo resistere... crème brulèe! Di Panettone naturalmente. 

Buon Natale!


CREME BRULEE DI PANETTONE

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 200 ml. di panna
  • 50 ml. di latte
  • 3 tuorli
  • 30 gr. di zucchero di canna
  • 60 gr. di panettone
  • 50 gr. di scorze candite
  • 30 gr. di zucchero di canna (per caramellare)
PREPARAZIONE:
Sbattete leggermente i tuorli con lo zucchero; ponete sul fuoco un pentolino riempito con la panna ed il latte, spegnete al primo accenno di bollore ed unite il tutto ai tuorli, mescolando bene la crema. Tagliate il panettone a pezzetti, inseritelo nel bicchiere del frullatore con la crema e frullate fino ad ottenere un composto liscio (circa 30 secondi); passate tutto al colino. Eliminate la schiuma che si sarà formata in superficie e versate il composto in quattro cocottine da forno.
Adagiate le cocottine a bagnomaria in una teglia contenente acqua fredda fino a immergerle per metà.
Mettete la teglia in forno statico preriscaldato a 130° per circa 45/50 minuti.
Lasciate raffreddare le crèmes brulées e prima di servirle cospargete la superficie con lo zucchero di canna; caramellizzate quindi con il cannello. Completate con piccoli cubetti di agrumi canditi e decorazioni di caramello.

lunedì 13 dicembre 2010

Tortino di banane caramellate e cocco


E' vero, dovrei astenermi! Troppi dolci, troppe ricorrenze, troppi festeggiamenti!!!! E per me diventa sempre più difficile rinunciare a terminare il pasto in dolcezza... è come un vizio ormai e poi diciamolo pure, gli amici se lo aspettano da due foodbloggers appassionati!!! Anzi, molte volte passano da queste parti, casualmente... e ti domandano "ma non è che hai fatto qualcosina di buono oggi???" e quindi ogni scusa è buona per sbizzarrirsi in nuovi esperimenti...
Anche se il Natale è alle porte noi non ci arrendiamo (come tanti) ai tristi pranzetti in vista di grandi "abbuffate", no no, non vogliamo mica arrivare alle feste stanchi e provati!!!???!!  
Questo è un dolce molto semplice e dai sapori davvero speciali, certo un po' di calorie le regala ma è piacevolissimo e molto digeribile e la mousse al cioccolato fondente una vera sorpresa super light!!! Non riesco ancora a credere di essere riuscita a montarla solo con cioccolato ed acqua... Slurp!

TORTINO DI BANANE CARAMELLATE E COCCO
(Ricetta di Claudio Sadler rivisitata)


INGREDIENTI per 6 tortine da 10 cm.:
  • 75 gr. di burro
  • 75 gr. di cioccolato fondente 70%
  • 40 gr. di farina semi integrale
  • 75 gr. di zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 2 banane
  • 30 gr. di zucchero di canna (per caramellare)
Bagna al rum:
  • 40 gr. di rum
  • 40 gr. di acqua
  • 20 gr. di zucchero di canna
Crema al cocco:
  • 250 gr. di latte
  • 50 gr. di cocco rapè
  • 30 gr. di zucchero di canna
  • 20 gr. di Batida
  • 15 gr. di amido di mais
Mousse al cioccolato:
  • 100 gr. di cioccolato fondente 70%
  • 115 ml. di acqua fredda
PREPARAZIONE:
Biscotto: montate l'uovo e i tuorli con lo zucchero. Fondete il cioccolato con il burro a bagnomaria o nel microonde ed aggiungetelo delicatamente alle uova montate, unite anche la farina setacciata e amalgamatela con una spatola. Stendete il composto in una teglia 20x30 foderata di carta forno e cuocetelo in forno a 180° per 10/12 minuti.
Crema al cocco: stemperate l'amido di mais con il latte freddo, unite lo zucchero e fate bollire. Appena si sarà addensato toglietelo dal fuoco e aggiungete il cocco rapè, la Batida e fate raffreddare.
Bagna al rum: scaldate l'acqua e lo zucchero finché si sarà sciolto, fate raffreddare lo sciroppo e unitevi il rum.
Mousse al cioccolato: sciogliete il cioccolato a bagnomaria, aggiungete l'acqua fredda tutta in una volta e mescolate rapidamente aiutandovi con cucchiaio di legno. Inserite il contenitore con il cioccolato fuso dentro un altro contenitore colmo di acqua e ghiaccio ed incominciate a montare con le fruste elettriche fino a raggiungere la consistenza di una mousse. Conservate in frigorifero.
Composizione del piatto: ricavate dal biscotto al cioccolato dei dischi (aiutandovi con un coppa pasta), spennellateli con la bagna al rum e spalmateli con la crema al cocco. Tagliate le banane a rondelle e sistematele sui dischi, cospargetele con lo zucchero di canna e caramellatele con il cannello. Sistemate al centro di ogni tortina una pallina di mousse al cioccolato e servite.

lunedì 6 dicembre 2010

Calamari alla piastra


Se anche Voi siete appassionati di calamari, comprenderete bene quanto oggi io sia stata felice di sedermi a tavola e godere di questo delizioso pranzetto, che non ha niente a che vedere con il periodo prenatalizio che stiamo vivendo ma che praticamente porto in tavola tutto l'anno, soprattutto quando la nostalgia del mare prende il sopravvento... e visto che in questo periodo mi sto concedendo tante piccole gioie (culinarie e non): calamari a volontà!
Piastrati al naturale e serviti con una salsina agrumata e stuzzicante sono irresistibili!!! E poi, in fondo in fondo, non vedevo l'ora di mostrarvi i miei spiedini con pesciolino che mi hanno conquistato subito e fatto proprio simpatia;-)


 CALAMARI ALLA PIASTRA

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 16 calamari
  • 100 ml. di olio EVO
  • 2 cucchiai di olio all'aglio
  • 5 capperi
  • 3 acciughe
  • 10 olive taggiasche
  • un ciuffo di prezzemolo
  • 1/2 limone
  • 1/2 arancia
  • sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Pulite i calamari tirando delicatamente la testa, finché si staccherà con tutte le interiora dalla sacca; eliminate l'osso di cartilagine, togliete la pelle e sciacquate sotto l'acqua corrente. Con un coltello separate le interiora e gli occhi dai tentacoli, togliete anche il becco e lavate tutto molto bene.
Per la salsa: emulsionate con il minipimer l'olio EVO, l'olio all'aglio, i capperi, le olive, il succo del limone e dell'arancia, il prezzemolo e le acciughe. Regolate di sale e pepe la salsina ottenuta e tenete da parte.
Scaldate molto bene una piastra di ghisa, irrorate con un filo di olio EVO i calamari (io ne ho previsti 4 a testa), infilzateli con due spiedini e adagiateli insieme ai tentacoli sulla piastra. Cuoceteli 3/4 minuti per lato e quando saranno cotti impiattateli e conditeli con la salsa preparata.

domenica 28 novembre 2010

Crème brulée di zucca con Porcini e pancetta croccante


Per chi non lo avesse capito... sono entrata in possesso del famigerato cannello!! E da quel giorno (sono un paio di mesi credo) son sempre lì che cerco di bruciacchiare qualsiasi cosa passi sotto la mia vista... "devo pur impratichirmi no?" Divertente è divertente, ti senti quasi una professionista che sà il fatto suo e poi il risultato arriva all'istante e questo fatto mi compiace...
Ecco che qui spunta una delle tante povere cremine che sono finite sotto le mie grinfie... mi piaceva l'idea del brulée salato, quindi come dimenticarsi di aggiungere dei Porcini tanto tanto gustosi? Una meraviglia di antipastino...


CREME BRULEE DI ZUCCA CON PORCINI E PANCETTA CROCCANTE

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 300 gr. di zucca pulita
  • 1/2 scalogno
  • 200 ml di brodo vegetale
  • 50 gr. di panna liquida
  • 4 tuorli
  • 200 gr. di funghi Porcini
  • 4 fette di pancetta
  • 4 cucchiai di olio EVO
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Tritate lo scalogno e rosolatelo in 2 cucchiai di olio EVO, aggiungete la zucca tagliata a cubetti, bagnate con il brodo e fate stufare 10/15 minuti. Non appena la zucca sarà cotta, frullatela. Trasferite la crema di zucca in una terrina e aggiungete la panna, i tuorli (uno per volta) e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti. Filtrate il tutto con un colino, regolate di sale e pepe e cuocete la crema (direttamente nei piatti di portata) in forno a 100° per 30/35 minuti. Appena pronta toglietela dal forno e lasciatela raffreddare.
Mettete una padella antiaderente sul fuoco, adagiate le fette di pancetta e fatele diventare croccanti.
Pulite i funghi Porcini e tagliateli a cubetti, scaldate 2 cucchiai di olio EVO in una padella e fate saltare i funghi a fuoco vivace per 3/4 minuti. Salate, pepate e tenete da parte.
Cospargete con lo zucchero di canna la superficie della crema di zucca e caramellizzate con il (famigerato) cannello, completate i piatti adagiando al centro i funghi e la pancetta.

lunedì 22 novembre 2010

Lasagne radicchio e Taleggio


Avevo una gran voglia di pasta al forno! Non ricordo quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho deciso di mettere le mani in pasta e di prepararmela da me (senza ricorrere alle tanto pratiche lasagne da supermercato della famosa Nonna)... forse è stato in occasione di una qualche festa, boh!?! Sembra un secolo ormai. Però stavolta nessuna festa, nessuna occasione in vista, niente di più bello che prepararle senza un vero motivo, solo per il gusto di togliersi la voglia... e così domenica,  (spronata anche dal pessimo tempo e da un desiderio di distrazione) ho creato, anzi ad essere sincera l'abbiamo fatto insieme (io e Lui)... e l'attività è stata davvero molto più divertente!! 
Sono ottime e dal gusto delicato... il sapore è intrigante: il Taleggio dolce ed il radicchio amarognolo è un'accoppiata molto "sfruttata"... ed ora ho capito il perchè;-)
Bon Appetit!



LASAGNE RADICCHIO E TALEGGIO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 4 cespi di radicchio rosso di Treviso
  • 1/2 carota
  • 1 scalogno
  • 2 cucchiai di olio EVO
  • 100 gr. di Parmigiano grattugiato
  • sale e pepe q.b.
Per la crema di Taleggio
  • 500 ml. di latte
  • 2 cucchiai di farina
  • 4 cucchiai di olio EVO
  • 250 gr. di Taleggio
Per la pasta all'uovo
  • 200 gr. di farina 00
  • 5 tuorli
  • 1 cucchiaino di olio EVO
  • 2 gr. di sale
PREPARAZIONE:
Per la pasta all'uovo: mettete sulla spianatoia la farina, aggiungete al centro i tuorli, l'olio EVO e il sale. Con una forchetta sbattete i tuorli ed amalgamate la farina poco a poco; lavorate l'impasto con le mani fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per 20/30 minuti. Riprendete la pasta e tiratela con l'apposita macchina in sfoglie sottili; tagliate la sfoglia in rettangoli regolari e lessateli (max 2 per volta) in abbondante acqua salata; scolate le sfoglie una volta venute a galla, tuffatele brevemente in acqua e ghiaccio e stendetele su canovacci puliti.

Per la crema di Taleggio: in una casseruola preparate un roux con la farina e l'olio EVO, mescolate con una frusta per amalgamare bene il composto, cuocete su fuoco dolce sempre mescolando per qualche minuto, senza far prendere colore. Dopodichè versate il latte (non caldo) e continuate a mescolare fino a quando comincerà ad addensarsi. A questo punto aggiungete il Taleggio a pezzettini e fatelo sciogliere; regolate di sale e tenete da parte.

Preparate una  brunoise con lo scalogno e la carota, fateli leggermente stufare con l'olio EVO ed aggiungete il radicchio precedentemente lavato e tagliato a striscioline. Fatelo appassire per 3/4 minuti, regolate di sale e pepe e tenete da parte.
Prendete una teglia e spennellate sul suo fondo un filo di olio EVO, posizionate il primo strato di lasagne precotte, e ricopritele con uno strato di crema al Taleggio, cospargete la crema con il radicchio e spolverizzate con un cucchiaio di Parmigiano grattugiato.
Coprite il tutto con il secondo strato di lasagne e ripetete lo stesso procedimento fino ad esaurimento degli ingredienti.
Infornate le lasagne in forno già caldo, per circa 30/40 minuti a 180/190°.

sabato 13 novembre 2010

Tortino di cardi con uovo pochè e salsa d'acciuga


Fin da bambina, ho sempre nutrito un grande amore per le uova con le quali ho sempre giocherellato in cucina preparandole in mille modi diversi, proprio grazie al fatto che stanno bene con tutto e che se qualcosa nella ricetta non torna... strapazza di qua, aggiusta di là... al massimo viene fuori una frittata! Niente paura... piace praticamente a Tutti! E pensare che per un certo periodo ho creduto addirittura di poterle eliminare dalla mia alimentazione... Vi confesso che non ce l'ho fatta e che sono felice di averle "reintegrate" sulla mia tavola e nella mia vita... viziosa e fatta soprattutto di buon cibo! Non me ne vogliano gli amici vegani, macrobioti e chessò... il fatto è che io di non salutare nell'uovo fresco (chi ha la possibilità di averne in regalo o comprarne di cascina, saprà darmi ragione!) non ci vedo proprio niente! Tutt'altro! Sono convinta che sia uno dei pochi alimenti che non dovremmo mai far mancare nella nostra vita, ricco com'è di qualità nutritive!! 
E dopo questo "Inno caloroso all'Uovo" vengo al mio antipastino di oggi che chiaramente vede primeggiare un ovetto cotto "in camicia" o per meglio dire pochè (che fa più figo!;-)) abbinato ai cardi di stagione dal sapore delicato, quasi "carciofato". Inutile dirvi che ho fatto il bis del tortino che grazie alla salsa alle acciughe era strepitoso! E qui, sul secondo assaggio, dimenticandomi della mia grazia e delle "buone maniere" ho ceduto alla più vorace delle scarpette!!! 

TORTINO DI CARDI CON UOVO POCHE' E SALSA D'ACCIUGA

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 400 gr. di cardi
  • 4 uova freschissime
  • 8 acciughe sott'olio
  • 4 cucchiai di olio 
  • 2 cucchiai di olio all'aglio
  • 4 fette di pane integrale 
  • 1/2 limone
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 2 rametti di timo
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate e pulite con un pelapatate l'esterno dei cardi in modo da rimuovere i filamenti, mettendoli a bagno in acqua e limone per non farli annerire. Fateli lessare in abbondante acqua salata per circa 30 minuti o fino a quando non risulteranno teneri. Scolateli e raffreddateli velocemente in acqua e ghiaccio, asciugateli bene e tagliateli a pezzetti. 
Preparate una salsa scaldando gli oli con le acciughe fino a farle disfare. Frullate con il miniper per ottenere una salsina cremosa.
In una padella antiaderente fate saltare i cardi con un filo d'olio per qualche minuto unendo per ultimo le foglie di timo. Regolate di sale e pepe.
Preparate l'uovo pochè: portate a ebollizione l'acqua con l'aceto e un pizzico di sale, abbassate la fiamma al minimo; con un cucchiaio create un vortice nell'acqua e immergete una per volta le uova. Appena l'albume si sarà rappreso scolatelo con una schiumarola su carta assorbente (il tuorlo dovrà rimanere liquido).
Componete il piatto sistemando un letto di cardi, adagiandovi sopra un uovo pochè e nappando con la salsa d'acciughe. Completate con una fettina di pane integrale.

lunedì 8 novembre 2010

Millefoglie di cioccolato con mousse di castagne e salsa di cachi


La settimana ricomincia... è di nuovo lunedì e come al solito mi ritrovo con 10.000 cose da fare, neanche fossi una supermanager con una vita piena di impegni e con relativi incontri interessanti!! Per ora niente aperitivi, apericena, aperipizza... ma che saranno mai... Eh, Magariiii. E no, le cose che avrei da fare rientrano nel tran tran quotidiano/moderno; c'è da dire però che durante il giorno lascio un pochino di spazio anche alle cose divertenti che mi piace fare... come impastare, mescolare, infornare e... mangiare. Ieri avevo bisogno di dolcezza... nel vero senso della parola;-) Visto che il fine settimana è stato parecchio deludente, tra pioggia, stazioni e abbandoni (subiti) per trasferte di lavoro romane (questa settimana mi ritrovo sola soletta per casa... e non è detto che ciò sia angosciante, affatto... ho la cucina tutta per me per una volta:-)) mi sono tuffata in questa ricetta decisamente autunnale, un po' perchè dovevo far fuori delle castagne che stazionavano in casa da qualche giorno, un po' perchè siamo a novembre e "vuoi non fare un dolce con le castagne???!!??"  Speranza? Chissà che qualche amica non venga più volentieri a trovarmi... farò qualche telefonata và, non è che posso finirmi da sola tutta stà roba! E poi è bellissimo condividere tanta dolcezza con qualcuno...


MILLEFOGLIE DI CIOCCOLATO CON MOUSSE DI CASTAGNE E SALSA DI CACHI

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 700 gr. di castagne (500 gr. pulite)
  • 1/2 litro di latte
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 100 gr. di zucchero di canna
  • 50 ml. di acqua
  • 200 ml. di panna
  • 200 gr. di cioccolato fondente
  • 1 caco
  • 1 cucchiaino di cacao in polvere
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • 20 ml. di rum
  • 4 alchechengi
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Portate ad ebollizione dell'acqua in una pentola. Praticate con un coltellino un taglio sul lato piatto delle castagne e tuffatele (poche per volta) nell'acqua bollente per cinque minuti. Scolatele e sbucciatele ancora calde (guscio e pellicina).
Dopodichè sistemate le castagne in una casseruola, copritele con il latte, aggiungete un pizzico di sale, la bacca di vaniglia e fate cuocere per circa 20/25 minuti. Scolatele, schiacciatele con lo schiacciapatate e passatele al setaccio in modo da ottenere un purè liscio e soffice.
A questo punto, preparate uno sciroppo cuocendo lo zucchero e l'acqua fino ad una temperatura di 105° (piccola bolla). Fatelo intiepidire ed unitelo al purè di castagne, aggiungete anche il cacao e il rum, amalgamate bene  tutto e riponetelo in frigorifero.
Fate sciogliere il cioccolato nel microonde o a bagnomaria e stendete uno strato di 2/3 millimetri su un foglio di carta forno; quando sarà quasi duro,  ricavate 12 dischi con un coppa pasta rotondo.
Pelate il caco, aggiungete il succo di limone e frullatelo con il minipimer fino ad ottenere una salsa omogenea.

Composizione del piatto:
Montate la panna, unitela delicatamente al composto di castagne e riempite con la mousse una sac a poche con bocchetta a stella. Componete al centro di ogni piatto la millefoglie, alternando i dischi di cioccolato con la mousse di castagne, completando con la salsa di cachi e gli alchechengi.

sabato 30 ottobre 2010

Crema di zucca allo zenzero

Giornata di sole! E già solo questo, oggi, mi rende felice... è fantastico camminare per strada e nonostante il cappotto (mmh mmh, già tirato fuori ahimè!!) venire accecati dal bagliore di queste giornate... certo se consideriamo che siamo al volgere di ottobre e che presto uscendo di casa avremo il naso rosso e faremo la nuvoletta solo con il respiro...  urge quindi fare il pieno di energia vitale in modo da scongiurare raffreddori ed influenze tipiche della stagione fredda. Intanto io mi avvantaggio;-) e cerco di portare in tavola cibi carichi di colore come zucca, uovo sodo e prezzemolo... per me un'infusione di benessere!!!  
La zucca ci viene in aiuto... ci protegge soprattutto perchè grazie alla sua dolcezza, coccola il nostro stomaco il quale si rilassa immediatamente!!! E quanta necessità abbiamo noi di questo relax lo sappiamo tutti!!!  Questo però non significa "allora se è così mangiamo dolci e biscotti che il nostro stomaco ci ringrazierà!!?!!" tutt'altro... stiamo parlando di un altro tipo di dolcezza eh? Furbetti;-)
E parlando di coccole e dolcezza cosa meglio di una bella crema che tra l'altro, (dettaglio non indifferente quando non ho molto tempo), è una dei miei "risolvi cena" preferito. 10 minuti di impegno, e altrettanti 10 di soddisfazione finale!
L'uovo sodo la completa da un punto di vista nutrizionale e oltretutto... ci stà a meraviglia, mentre lo zenzero con la sua piccantezza mi piace da impazzire!!

CREMA DI ZUCCA ALLO ZENZERO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 1 kg. di polpa di zucca
  • 4 uova
  • 50 ml. di olio EVO
  • 1 cucchiaio di zenzero
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:
Fate rassodare le uova in un pentolino colmo d'acqua.
Tagliate la zucca a cubotti e cuocete al vapore per circa 10 minuti. Quando saranno cotti, unite un bicchiere d'acqua di cottura, lo zenzero, il sale e frullate il tutto versando l'olio a filo fino ad ottenere una crema vellutata; regolate di sale (se necessario). 
Servite la crema accompagnata dalle uova sode, spolverate di prezzemolo.

sabato 23 ottobre 2010

Tarte Tatin alle cipolle e uvetta


L'autunno per me è il periodo ideale per dedicarmi alla cucina, un po' perchè la temperatura fuori è scesa parecchio e accendere il forno diventa piuttosto piacevole:-), un po' perchè mi viene più appetito, ergo più voglia di mangiare qualcosa di buono... risultato... "prepariamo qualcosina di particolare và e diamo un senso a questa giornata";-). La cosa che più mi piace però è ritrovare tra le pile di libri sparse per casa, i miei preferiti... pieni di linguette segnalibro colorate... (mi riprometto sempre di provare le ricette più interessanti!!) e dai quali rubo qualche idea sfiziosa... il più delle volte poi faccio di testa mia! Stravolgo le dosi, sostituisco ingredienti, aggiungo... tolgo, embè che c'è di male?
Ho deciso quindi di fare una tarte Tatin, e poi, visto che ho un libro dedicato interamente  alle tante versioni possibili...vogliamo usarlo?? Magari ne viene fuori qualcosa di speciale no?
... Mah... sapete una cosa, che la tarte Tatin nasca da una distrazione in cucina, stento ancora a crederlo!! Perchè allora tutte le volte che mi distraggo io (e la cosa capita molto facilmente;-)) è un vero disastro???!!! Puntualmente brucio qualcosa in forno oppure abbondo con il sale... grrrrrr... comunque sia, difficilmente riesco a recuperare la situazione:-( E invece che ti fanno stè due sorelline? Un'invenzione geniale... la torta rovesciata che, oltre al fatto di essere squisita, è anche di aspetto molto raffinato, che non guasta.
Vi racconto brevemente questa storiella curiosa che arriva dalla Francia... ma se vi annoia passate oltre eh?... non mi offendo mica dai! E poi sarò breve... (anche se questa cosa mi è alquanto difficile!!!)... per prima cosa la tarte Tatin nasce in versione dolce, con le mele appunto e prende il nome dalle inventrici: le sorelle Tatin. Dicevo... le due sorelle gestivano un albergo... una delle due aveva infornato delle mele per i suoi ospiti dimenticandosi di aggiungere l'impasto.
Grazie all'idea dell'altra sorella tentò di recuperare la situazione aggiungendo alle mele ormai caramellate il cosiddetto "impasto matto" a base di farina, burro e uova. Come andò a finire è cosa nota!  Tanto successo è stato motivo di interesse e la ricetta è oggi rivisitata in mille modi e naturalmente le versioni salate sono innumerevoli.
Questa è la mia. Fatta con cipolle di Tropea (il meglio del meglio) e azzardata con l'aggiunta di uvetta per accentuarne la sua dolcezza. A noi è piaciuta moltissimo e tra un boccone e un altro parlavamo già di come inventarla la prossima volta! Una mania.


TARTE TATIN ALLE CIPOLLE E UVETTA

INGREDIENTI:
per una tortiera del diametro di 22/24 cm.
  • 4 cipolle di Tropea
  • 50 gr. di uvetta
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di olio EVO
  • sale e pepe q.b.
Pasta matta:
  • 250 gr. di farina semi integrale (tipo 1)
  • 100 gr. di acqua gasata
  • 50 gr. di olio EVO (5 cucchiai circa)
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaio di erbe tritate (timo, salvia, prezzemolo, maggiorana, etc.)
PREPARAZIONE:
Mettete a bagno l'uvetta nell'acqua tiepida per farla rinvenire. 
Pasta matta: inserite nella ciotola della planetaria tutti gli ingredienti e impastate usando la "foglia", se necessario unite ancora un po' di acqua. Appena si sarà formata una palla liscia e soda, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare trenta minuti.
Affettate le cipolle e fatele sudare in una padella con l'olio per una quindicina di minuti (se necessario aggiungete qualche cucchiaio di acqua), dopodiché aggiungete l'uvetta e l'aceto balsamico. Fate restringere qualche minuto e regolate di sale e pepe. 
A questo punto stendete la pasta matta dello spessore di circa 3/4 millimetri e ricavate un disco della misura della tortiera.
Cospargete la tortiera (foderata con carta forno) con lo zucchero, stendete le cipolle e copritele con la pasta matta, chiudendo bene i bordi. Spennellate la superficie con olio EVO.
Infornate a 180/190° per circa 25/30 minuti. Terminata la cottura, capovolgetela su di una gratella e fatela intiepidire prima di degustarla.

lunedì 18 ottobre 2010

Banana bread



Che ci crediate oppure no, quello che vedete in foto, è il terzo Banana Bread che sforno da una decina di giorni a questa parte... Slurp!... In casa non ne possono più... e gli amici in questi casi beneficiano di qualche fettina extra;-)  ... E mentre scrivo il post, naturalmente, sto addentandone una bella fettona... :-) tanto per restare in tema... e riuscire ad esprimere al meglio lo stupore che ho provato (e che continuo e continuo a provare) nell'assaggiare per la prima volta questa semplice delizia!!! 
Non sò se capita anche a Voi ma io vado un po' a periodi... ci sono giorni che metto in borsa una banana ogni mattina come spuntino da portare in ufficio, altri che mi dimentico quasi di averle comprate... sigh!! Bene, adesso saprò che si trasformeranno magicamente in un'ottima colazione!!!!!
Un giusto tributo a queste povere banane che spesso giacciono in cucina dimenticate dal mondo... solo perchè di un colorino non più molto invitante. Ed è proprio in questo momento che daranno il meglio di sè... Ormai per me è una mania e ogni scusa è buona per preparare il Banana Bread... mi piace anche il suo nome, tanto Americano!! Infatti non richiede traduzione...
Tutti lo conoscono, tutti lo provano a fare... Il Banana Bread piace! Spopola su molti blog... non immaginavo... Chissà?? Sarà perchè si prepara in un attimo o forse perché le banane sono amatissime... ma è davvero uno dei dolci che ho visto proposti in mille ricette ed anche in più varianti (quella con gocce di cioccolato fondente ad esempio, che sicuramente è eccezionale!!!).
Amando molto la cucina americana, non poteva mancare tra le mie ricette a Lei dedicate.
Ho voluto provarci anch'io insomma... a tirar fuori una "mia" versione, cercando di adattarla ai miei gusti e alle mie "esigenze",  che mi vedono molto attenta al consumo di grassi animali... (e poi, ad esser  sincera con Voi... a me il sapore del burro non piace proprio!!! Ughhh).

BANANA BREAD

INGREDIENTI:
  • 250 gr. Farina semi integrale
  • 100/120 gr. di zucchero di canna
  • ½ cucchiaino di sale
  • ½ cucchiaino di cannella
  • ½ cucchiaino di noce moscata
  • 1 cucchiaino di cremor tartaro
  • 50 gr. noci (tostate e a pezzetti)
  • 3 banane mature
  • 2 cucchiai latte di soia (o altro latte vegetale)
  • 2 uova bio
  • 60 ml. di olio di riso (oppure di semi o vinacciolo)
  • ½ tazzina di caffè
PREPARAZIONE:
Versate e miscelate in una ciotola tutti gli ingredienti secchi.  In un'altra ciotola riducete in purea le banane (aiutandovi con una forchetta), quindi aggiungete il latte, le uova leggermente sbattute, l'olio ed il caffè espresso. Versate gli ingredienti liquidi nella ciotola con quelli secchi e miscelateli senza amalgamarli bene, in modo da non lavorare troppo il composto (altrimenti risulterà duro e gommoso). Rivestite uno stampo da plumcake con carta forno ed infornate in forno già caldo a  190° per 55’. Lasciate riposare 5' prima di sformare. Adagiate il banana bread su una griglia a raffreddare.

Idea golosa: servitelo tiepido spalmato con formaggio fresco cremoso!!!

 

giovedì 14 ottobre 2010

Bavarese di pesche al Moscato


E passiamo un po' a qualcosina di dolce, morbidoso e... cremoso, valà! Che, dobbiamo riconoscere, cambia musica alle nostre giornate... se poi ci mettiamo questo freddo che negli ultimi giorni si fà sempre più insistente, la voglia di tirarsi un po' sù il morale è cosa ovvia e legittima, non pensate anche Voi?? ;-) Proprio stamattina appena sveglia, buttando gli occhi (ancora moooolto assonnati) fuori dalla mia finestra, non distinguevo quasi la strada, i giardini di fronte dei vicini, gli alberelli tutt'intorno (che solitamente mi fanno compagnia per un pezzetto quando vado a lavoro, tutti fieri e di un meraviglioso colore verde brillante!! ehm...certo però in questi ultimi giorni un po' più giallini del solito direi...)... nulla... solo una nebbiolina pronta a ricordarmi che le giornate ora saranno più fredde ed umide e che è tempo di tirar fuori i maglioncini di lana!!
Direte quindi voi... "che c'entra ora la nebbia con la bavarese qui sotto?!???" C'entra c'entra.... se non mi sbrigo a pubblicare oggi il post dovrò attendere (mi sà) il prossimo anno!!! Eh nò è? Tutta sta fatica! Pubblico pubblico, di corsaaaa! Chissà, magari in giro per l'Italia si trova ancora qualche pesca buona e qualcuno bisognoso ancora di un po' di estate (io tanto!!!!) avrà voglia di prepararsela... magari in una giornata come quella di oggi!! Porterà il sole e l'estate in casa, questo è certo!
Dunque... un po' laboriosa lo è, ma se dovete far colpo su qualche Amica ;-) o semplicemente per far felici i vostri familiari (hai detto niente!!!)... avrete grandi soddisfazioni:-)


BAVARESE DI PESCHE AL MOSCATO

INGREDIENTI per una tortiera da 20/22 cm.:
  • n° 4 pesche gialle
  • 1/2 litro di Moscato
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 6 gr. di gelatina in fogli
Per la bavarese:
  • 250 ml. di latte
  • 3 tuorli
  • 80 gr. di zucchero
  • 4 gr. di gelatina in fogli
  • 200 ml. di panna
Per il biscotto:
  • 75 gr. di burro
  • 75 gr. di cioccolato fondente
  • 40 gr. di farina 00
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 75 gr. di zucchero di canna
PREPARAZIONE:
Biscotto
Montate l'uovo e i tuorli con lo zucchero utilizzando le fruste. Fondete il cioccolato con il burro (a bagnomaria o al microonde) e aggiungetelo alle uova montate. Unite poi la farina setacciata e amalgamate con una spatola. Stendete il composto in uno stampo a cerniera foderato di carta forno e cuocete il biscotto a 180° per 10/12 minuti.
Gelatina al Moscato
Versate in una casseruola il Moscato, lo zucchero e le pesche (sbucciate e denocciolate) e fate cuocere per una decina di minuti. Quando saranno cotte, scolatele e frullatele con 4 gr. di gelatina precedentemente ammorbidita in acqua fredda. Fate ridurre sul fuoco il Moscato per 10 minuti, filtratelo, tenetene da parte 1/2 bicchiere e aggiungete al resto 4 gr. di gelatina ammorbidita.
Bavarese
Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda. Sbattete i tuorli con lo zucchero e nel frattempo scaldate in un pentolino il latte. Unitelo poco per volta ai tuorli, mescolando continuamente. Rimettete tutto nel pentolino e poi sul fuoco; cuocete fino a quando la bavarese velerà il cucchiaio (83°). A quel punto toglietela dal fuoco, incorporate la gelatina, unitela alla purea di pesche e fate raffreddare. Montate quindi la panna ed incorporatela delicatamente.
Riprendete lo stampo con il biscotto al cioccolato ed inumidite bene (con un pennellino) la superficie con il Moscato che avete tenuto da parte; versateci (direttamente nello stampo) sopra la mousse di pesche e in ultimo la gelatina al Moscato. Conservate in frigorifero per almeno 3/4 ore. Sformate la bavarese e servite.

mercoledì 6 ottobre 2010

Risotto alla zucca e toma d'alpeggio


Zucca??? Si aprano le danze!!! Preparatevi a vedervela propinata in tutte le "salse", perchè dove c'è Zucca c'è Gioia, dove c'è Gioia c'è Bontà e dove c'è Bontà c'è Gusto.... oddio non riesco a fermarmi!!! 

Finalmente in Risotto! Mamma quanto mi piace... così cremoso e profumato. Questa volta me lo sono proprio gustato... non ho fatto altro che sedermi a tavola e godermelo!! Infatti tanta squisitezza non è farina del mio sacco... il cultore del riso in famiglia è il mio bel consorte... io ogni tanto gli cedo felicemente il posto tra i fornelli... perchè lui sì che sa fare un Risotto a regola d'arte!!!???!!! E poi vi dirò, mi piace guardarlo mentre cucina per me!! Non potete neanche immaginare l'impegno che ci mette affinchè tutto sia speciale... Risultato?: è venuto un Amore, perfetto!!! ... perchè SEMBRA facile mettersi lì, di buona volontà, con tutti gli ingredienti, scelti con cura e sistemati sul piano della cucina, pronti ad essere trasformati, (con un po' di calma però!), in un primo piatto che tutto il mondo ci invidia!!! Perchè sì, dài, lo sanno tutti!!!!! Il Risotto è orgoglio nazionale, un Nostro patrimonio, e solo noi italiani sappiamo bene quanta dedizione ci vuole per crearne uno perfetto, ASSOLUTO appunto. Ma come dicevo... sembra facile...;-)... poche volte (fatta eccezione per i ristoranti più esclusivi e blasonati della mia zona) sono riuscita a mangiarne uno "fatto a dovere" a casa di qualche conoscente o amico... il più delle volte il risultato era un riso bollito unito ad un qualche ingrediente, oppure un piatto che si preparava praticamente da sè, in pentola a pressione!!! Eresia!!! No pentola a pressione: 1° regola!
Non me ne volete però!!! Io sono una di quelle che con la pentola a pressione ci cucina di tutto, penso bisognerebbe santificare l'inventore!! (ammetto di farci spesso il mio riso integrale) ma il Risotto proprio NO...., ci sono delle regole per prepararlo e forse vale la pena di seguirle... il risultato sarà eccellente, da ristorante stellato;-)
Quello che vedete in foto, come vi dicevo, è preparato con la regina di stagione: la Zucca, per la quale nutro un amore incondizionato... cremosa e vivace, dolce e rilassante. Con la toma d'alpeggio ha dato il meglio di sè!!!!


Vi parlavo di Regole!!!... ecco il nostro modus operandi...
(Mi scuso in anticipo con Voi che leggete se ho utilizzato un tono un po' didattico e forse.... presuntuosetto!!! Ma qui stiamo parlando di roba seria!!!!!!! Eh?)

IL RISOTTO ASSOLUTO
Occorre ricordare prima di tutto che un Risotto è un riso prima tostato in casseruola (senza grassi) e poi portato a cottura con brodo. In tutti gli altri casi si tratta di un riso e non di un Risotto. 

Il brodo
Un buon brodo deve essere preparato con le classiche verdure (sedano, carota e cipolla) e gli scarti dell’ingrediente principale che si userà nel Risotto, che può essere carne, pesce o verdure. Andrà coperto con acqua fredda leggermente salata e lasciato sobbollire per circa un’oretta.
Il soffritto
Una delle regole base prevede che il riso non debba mai essere fatto tostare con la cipolla cruda unita ad un grasso (olio o burro), altrimenti il riso tosterebbe e la cipolla brucerebbe; diversamente la cipolla “suderebbe” e il riso non tosterebbe; in tal caso comincerebbe a cuocere e non diventerebbe Risotto ma rimarrebbe riso. La cipolla, lo scalogno o i porri, andranno tritati finemente (in modo da non sentirsi sotto i denti ma solo insaporire e dare corpo al Risotto). Andranno stufati a parte in un pentolino antiaderente con un filo d’olio e 3/4 cucchiai di acqua per 10/15 minuti. 
La tostatura
Tostare il riso serve a chiudere i pori e a formare una crosticina attorno ai chicchi per aumentarne la tenuta in cottura: se si salta questo passaggio, a cottura ultimata otterremo un riso che sembrerà bollito, quindi non un Risotto. La tostatura andrà fatta ad alta temperatura in una casseruola già calda e senza grassi, continuando a mescolare il riso per un paio di minuti. Dopodiché andrà sfumato con del vino (se previsto dalla ricetta). Il vino andrà fatto precedentemente sobbollire per circa 2/3 minuti per far evaporare l’alcol, principale causa del leggero retrogusto amaro. Inoltre, unito caldo al riso, evita lo shock termico che potrebbe rompere i chicchi.
La cottura

Dopo la tostatura andranno aggiunti un paio di mestoli di brodo caldo, andrà unito il soffritto e lasciato assorbire. Si porterà a cottura, continuando a mescolare e ad unire il brodo (diminuendo sempre più la dose per evitare che il riso arrivi a cottura troppo brodoso). Gli ingredienti della ricetta andranno aggiunti tenendo conto del tempo (o residuo di tempo) di cottura che riceveranno nel Risotto. La cosa importante sarà unirli nè troppo presto, onde evitare la perdita di consistenza e di sapore, nè troppo tardi, poiché non cuocerebbero. Si regolerà di sale verso fine cottura.
La mantecatura
La mantecatura conferirà al risotto una consistenza morbida “all’onda”, oltre che lucentezza e sapore.
Il Risotto andrà tolto dal fuoco e si potrà incorporare (senza abusare) il burro freddo (circa 15 gr. ogni 150 gr. di riso, secondo i gusti) o l’olio (questo dipende dalla ricetta); se previsto andrà unito a questo punto il formaggio grattugiato. Si mescolerà bene e si coprirà la casseruola lasciando riposare il Risotto per qualche minuto prima di impiattarlo.
Il risultato sarà ASSOLUTO!
 


RISOTTO ALLA ZUCCA E TOMA D'ALPEGGIO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 300 gr. di riso Carnaroli
  • 100 gr. di toma
  • 300 gr. di zucca (già pulita)
  • 1 scalogno
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.
per il brodo:
  • 1 carota
  • 1 costola di sedano
  • 1 cipolla piccola
  • scarti della zucca
  • 1 rametto di salvia 
Per la preparazione seguite le regole del Risotto Assoluto avendo cura in questo caso di cuocere la zucca a vapore, frullarla ed aggiungerla al Risotto cinque minuti prima del termine della cottura.
La toma verrà utilizzata per la mantecatura finale.
 

martedì 28 settembre 2010

Fichi con caprino, mandorle e miele


Ci sono giorni che dedico al "dolce far niente". Pochi a dire il vero, perchè amo essere attiva, dedicarmi alle cose che mi rasserenano (ed anche alle faccende quotidiane, ovvio!), ma soprattutto in questa stagione la voglia di godermi un po' di tranquillità si fa sentire di più. Le giornate si sono decisamente accorciate e mi accorgo di voler passare più tempo in casa, immergermi  nella luce ambrata di questi pomeriggi, senza programmi precisi.
Capita quindi che passi dalla lettura di un buon libro alla scelta su come realizzare qualche ricetta che ho in testa da un po'...la cucina rientra tra le cose che mi danno pace... questo è ciò che intendo per "dolce far niente"!! Rilassarsi e pensare, progettare, sognare...
Naturalmente prediligo inventarmi qualcosa con i cibi che più amo, che mi ricordano i sapori della stagione che stiamo vivendo, che mi emozionano.
In questo caso c'è stato davvero poco da inventare, ma per scelta. Alcuni alimenti sono già perfetti in natura e "lavorarli troppo" penalizza il gusto a mio avviso! 
Il piatto di oggi è uno di quelli che vorrei poter mangiare in ogni stagione ma purtroppo come tutti sappiamo le cose buone si fanno sempre desiderare...ne posso godere solo per un paio di mesi l'anno, ahimè!
I fichi sono quelli del nostro orto, gli ultimi, raccolti personalmente con le mie manine qualche giorno fa; ho voluto "destrutturarli"??? (termine molto in voga tra gli addetti ai lavori) ed abbinarli ad un caprino freschissimo per il quale farei pazzie! Annaffiati poi con miele di castagno ad esaltarne la dolcezza.
Più semplice e naturale di così!!


FICHI CON CAPRINO, MANDORLE E MIELE

INGREDIENTI per 6 fichi:
  • 6 fichi
  • 100 gr. di formaggio di capra morbido
  • 30 gr. di stracchino
  • 30 gr. di mandorle a filetti
  • 1 cucchiaio di miele di castagno
PREPARAZIONE:
Lavate delicatamente i fichi, asciugateli bene e teneteli da parte. Tostate in un padellino antiaderente i filetti di mandorle.
Preparate la mousse al formaggio montando con una frusta il caprino e lo stracchino fino a raggiungere una consistenza soffice e cremosa.
Appoggiate i fichi orizzontalmente su di un tagliere e tagliateli in tre parti uguali; farcite due parti con la mousse al formaggio aiutandovi con un sac à poche e ricomponete delicatamente i fichi. Avvolgete ciascun fico con della pellicola per alimenti e riponeteli in frigorifero per un paio di ore. 
Al momento di servire, tagliate ogni fico a metà (verticalmente), completate il piatto con i filetti di mandorle e qualche goccia di miele di castagno.

giovedì 23 settembre 2010

Insalata di fagiolini e patate novelle


Dal momento che siamo quasi in ottobre e che il periodo dei fagiolini è praticamente terminato... mi affretto a pubblicare il post di questa insalatina che ho lasciato in stand bye da un paio di settimane ormai! 
La ricettina è nata casualmente... è proprio vero: il  cervello si mette in moto in momenti di vera necessità. E sì, questa è una vera necessità! Il fatto è che il nostro orto quest'estate "pullulava" di fagiolini (e gliene sono grata, naturalmente), ma proprio non ne potevo più di mangiarne... li ho preparati in mille modi: in vellutata, in sughetto, prezzemolati, saltati in padella e quant'altro. Quindi urgeva un cambiamento!!!!! 
Ne è nata una dignitosissima e sorprendente insalatina, piena di sapore e grazie alla salsina di acciughe e capperi: s f i z i o s i s s i m a !! 
L'ho servita tiepida per assaporarne meglio i sapori... 
...sembrerà strano ma adesso, ripensandoci, avrei voglia di un po' di quei fagiolini ;-)
 

INSALATA DI FAGIOLINI E PATATE NOVELLE

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 400 gr. di fagiolini
  • 12 patate novelle
  • 20 pomodorini confit
  • 4 acciughe (in sostituzione per vegan 30 gr. di tofu cremoso)
  • 4 capperi
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • 1 cucchiaio di olio all'aglio
  • 3 cucchiai di olio EVO
PREPARAZIONE:
Lavate accuratamente le patate sotto l'acqua corrente, sistematele (senza privarle della buccia) in un cestello e cuocetele a vapore per circa 20/25 minuti. Lavate e mondate anche i fagiolini, lessateli per circa 10 minuti in acqua bollente salata, dopodichè scolateli, raffreddateli in acqua e ghiaccio e asciugateli.
Nel frattempo preparate la salsa: frullate con il minipimer il prezzemolo, le acciughe, i capperi, l'aceto balsamico e gli oli, finchè non otterrete una salsina cremosa.
Tagliate le patate a spicchi, i fagiolini in due (se troppo lunghi) e riuniteli in una terrina con i pomodorini confit. Condite con la salsa all'acciuga e capperi e servite.

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